La burocrazia è parte integrante del fare l’arbitro.
L’appello è una pratica burocratica da non sottovalutare.
In tutte le categorie è fatto obbligo di fare l’appello nominale (non nominale post covid), prima di ogni gara. Questo significa che, se arbitrate un doppio incontro, l’appello va fatto sia per la prima che per la seconda partita. Quando non arbitrate da soli (a due, a tre o a quattro) tocca ai colleghi di base l’incombenza di andare a fare le scartoffie, altrimenti beh, non c’è storia… tocca a voi fare tutto il lavoro sporco!!!! Questo nel caso che la partita precedente sia andata via liscia, nel caso in cui ci siano state espulsioni, l’arbitro ‘responsabile’ di tale espulsione è esentato dall’andare a fare l’appello.
Circa 40 minuti prima dell’inizio della partita, rigorosamente in divisa, dirigetevi al campo e andate verso il dug out della squadra di casa. Presentatevi, nel caso non vi conoscano, e salutate con cortesia e poi dite semplicemente: “siete pronti per l’appello?”. Generalmente la risposta è quasi sempre affermativa, ma alle volte capita che chiedano qualche minuto in più. Voi concedeteglielo, e se proprio vedete che ci vuole più del previsto, andate dalla squadra ospite e cominciate con quella … ammesso che lei sia pronta. Non c’è un tempo infinito per fare l’appello, quindi, se l’attesa si protrae troppo, tornate dalla squadra di casa, sollecitate e procedete.
Cosa si intende per appello nominale? Dovete effettuare un riconoscimento visivo di tutti i nominativi che sono scritti nel roster che vi presenta la squadra. Per fare questo, fate allineare tutti i giocatori davanti a voi. Generalmente il dirigente accompagnatore si posiziona al vostro fianco per mostrarvi i documenti, ma, se non lo fa, non abbiate paura di chiedere una mano per velocizzare il processo.
Prima di cominciare ad elencare i nominativi, dovete controllare che il roster sia compilato correttamente.
La prima cosa da controllare sono le firme, e la effettiva presenza di chi ha firmato. Deve essere firmato sia dal manager che dal dirigente accompagnatore (vedi esempio nella figura seguente) anche se tutti i giocatori apparentemente risultano regolarmente tesserati. In questo caso la sua firma certifica che i tesseramenti sono regolari. Se una o entrambe queste firme non sono presenti, restituite il malloppo di fogli e fategli notare la mancanza, sarà cura del dirigente sistemarla. Appena sarà compilato correttamente, potrete proseguire.

Poi dovete controllare che nell’elenco giocatori ci sia una colonna che indichi la formazione dell’atleta: italiana o non italiana (AFI/NON AFI/==) e che siano rispettate le percentuali indicate dalla FIBS.
L’esempio riportato in figura è un elenco giocatori correttamente compilato: 14 atleti di cui 3 sono NON AFI, ne risulta che la percentuale di atleti NON AFI è il 21%.

Il controllo avverrà ESCLUSIVAMENTE sul roster consegnato dalla squadra. Ai fini del controllo pre-gara, voi non dovrete basarvi su nessun altro documento.
Se non si constata la presenza della percentuale indicata dalla FIBS voi non validerete il roster e non farete iniziare la partita. Chiederete alla squadra in difetto di sistemare la mancanza del numero minimo di giocatrici AFI, evitando in ogni modo di suggerire comportamenti o soluzioni. Ovviamente, la situazione potrà essere sanata o aumentando le giocatrici AFI, o diminuendo le NON AFI: la decisione è esclusivamente della squadra, e in nessun modo voi dovrete intervenire. Quando il numero minimo verrà raggiunto potrete proseguire.
A questo punto cominciate l’appello nominale. Seguite l’ordine dell’elenco controllando la presenza dell’atleta e chiamandolo a voce alta per cognome. L’atleta dovrà qualificarsi dicendo il nome di battesimo e il numero di casacca, e poi girarsi per permettervi di controllare il suddetto numero. Controllate il nome, il numero che deve essere riportato nella colonna N.C. dell’elenco e il documento di riconoscimento. Nelle categorie giovanili bisogna fare molta attenzione alla data di nascita dell’atleta perché determina se esso può o meno giocare. Quindi controllate e confrontate molto scrupolosamente la data riportata a roster con quella del documento che vi viene mostrato. Quando andate a fare le giovanili prendete l’abitudine di leggere prima le norme della CAA di categoria, in modo da avere ben chiara la fascia d’età e le regole per la stessa.
Una volta verificata l’identità dell’atleta, mettete il visto nell’apposita colonna, congedatelo e proseguite con l’appello. Su quelli assenti, invece del visto, mettete una “A” in modo che sia evidente che il giocatore al momento dell’appello non è presente. Questo perché un giocatore assente al momento dell’appello potrebbe presentarsi n qualsiasi momento prima della fine della partita stessa.
Controllate tutti i nominativi dell’elenco e ricordatevi che, in assenza del cartellino, l’atleta dovrà firmare di fianco al suo nome.
Nel caso una giocatrice non abbia il documento di riconoscimento, l’arbitro potrà autorizzare, come previsto dall’art 3.19 della RAA, tale giocatrice a prendere parte comunque alla gara se l’arbitro la riconosce. Ovviamente, va fatta grande attenzione ad applicare questa norma nelle gare giovanili, dove oltre che riconoscerla, l’arbitro dovrà sapere perfettamente anche l’anno di nascita della giocatrice, e che ella sia nei limiti di età della categoria nella quale si gioca. La responsabilità infatti in questo caso è sua. In ogni caso, come previsto dal citato art. 3.19 della RAA, l’arbitro dovrà citare nel referto che la giocatrice ha partecipato alla gara con il riconoscimento diretto da parte dell’arbitro, senza documento di identità: questa indicazione è imperativa nel caso di gare giovanili.
Se la giocatrice non ha il documento e non è riconosciuta dall’arbitro, non potrà prendere parte alla partita, e sarà segnata come “Assente”.
Nella sezione ‘staff tecnico e dirigenti’ mettere presente solo chi decide di stare dentro al dug out durante la partita, quindi se una persona elencata in tale sezione è presente ma decide di guardare la partita fuori dal campo, voi la segnerete assente.

Dopo aver controllato tutto, apponete la vostra firma nello spazio apposito, e, se siete l’arbitro di base, abbiate cura di cancellare la scritta ‘capo’ come in figura.

Quando state facendo l’appello della squadra di casa, ricordatevi di chiedere la tassa gara. A loro scelta possono decidere se farvi vedere la ricevuta o darvene una copia, voi prendete quello che vi danno, compresi i line-up se vogliono darveli subito.
Terminato l’appello rientrate nello spogliatoio e finite di prepararvi.